LA GUIDA DEFINITIVA

Secondo i dati più recenti, risalenti al 2024, le denunce di malattia professionale sono aumentate del 21,6% rispetto al 2023, con 88.499 nuovi casi protocollati.

Non si tratta quindi di casi isolati, ma di una realtà che coinvolge migliaia di lavoratori ogni anno.

Le patologie più frequenti sono quelle a carico del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo.

Se stai leggendo questa guida, probabilmente hai dei dubbi sulla tua salute in relazione al lavoro che svolgi. È normale sentirsi preoccupati e confusi di fronte a problemi di salute che potrebbero essere collegati alla propria attività lavorativa.

Questa guida è pensata per accompagnarti passo dopo passo, spiegandoti in modo chiaro e comprensibile tutto quello che devi sapere sulla malattia professionale.

Che cos'è una malattia professionale?

Una malattia professionale non è un semplice malessere che capita sul lavoro.

A differenza di un infortunio, che accade all’improvviso, la malattia professionale si manifesta gradualmente, spesso dopo anni di esposizione a rischi specifici nel tuo ambiente lavorativo.

L’INAIL la definisce come una patologia in cui “la causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo”, creando un legame diretto tra i rischi del tuo lavoro e l’insorgenza della malattia.

Un esempio pratico: se lavori in un ambiente rumoroso da anni e sviluppi problemi di udito, questa potrebbe essere una malattia professionale. Se invece ti fai male cadendo dalle scale, quello è un infortunio.

Quali sono i rischi che potresti incontrare?

Nel tuo ambiente di lavoro potresti essere esposto a diversi tipi di rischio:

– Rischi legati al tipo di lavorazione che svolgi.

Per esempio, se utilizzi sostanze chimiche, se lavori con materiali pericolosi o se svolgi attività che richiedono movimenti ripetitivi, potresti manifestare dei disturbi di salute.

– Rischi ambientali.

I rischi ambientali includono rumore eccessivo, vibrazioni, radiazioni, polveri, temperature estreme o agenti nocivi presenti nell’aria che respiri.

È importante che tu sia consapevole di questi rischi perché la prevenzione è sempre la migliore protezione.

Come si manifesta una malattia professionale?

Le malattie professionali hanno caratteristiche particolari che è importante riconoscere:

Sviluppo graduale: non compaiono da un giorno all’altro, ma si manifestano lentamente nel tempo.

Collegamento diretto con il lavoro: c’è sempre una relazione causale tra quello che fai sul lavoro e la malattia.

Tempi variabili: alcune malattie si manifestano dopo settimane o mesi, altre dopo anni o addirittura decenni.

I tempi di latenza

Le malattie professionali non seguono tutte lo stesso schema temporale:

Breve latenza: si manifestano in giorni o mesi, come le dermatiti da contatto o alcune intossicazioni acute.

Media latenza: compaiono dopo alcuni anni, come la sindrome del tunnel carpale e i problemi respiratori.

Lunga latenza: emergono dopo molti anni o decenni, come tumori e malattie degenerative.

Secondo i dati INAIL, i settori più colpiti da malattie professionali sono l’edilizia, la manifattura, la sanità e i trasporti.

Come anticipato, le principali patologie denunciate nel 2024 riguardano il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, e le malattie che interessano il sistema nervoso e l’orecchio.

Si tratta quindi di disturbi muscolo-scheletrici come mal di schiena, tendiniti, sindrome del tunnel carpale, problemi dell’udito, malattie respiratore e patologie della pelle.

COME vengono classificate le malattie professionali

Il sistema di classificazione INAIL

L’INAIL ha creato un sistema di classificazione che determina quanto sia facile o difficile ottenere il riconoscimento della tua malattia:

Malattie Tabellate
Se la tua malattia è inclusa nelle tabelle INAIL, hai un grande vantaggio: non devi dimostrare che sia causata dal lavoro. Basta provare che sei stato esposto al rischio specifico.

Quindi, se la tua malattia è nella lista ufficiale INAIL e hai lavorato in un settore a rischio, non devi dimostrare che è stata causata dal lavoro.

Il riconoscimento è quasi automatico grazie alla presunzione legale di origine.

L’onere della prova è invertito: spetta all’INAIL dimostrare che la malattia NON è di origine professionale, e in questi casi i tempi di riconoscimento sono in genere più rapidi.

Le malattie tabellate più comuni sono:

– Ipoacusia da rumore (per lavoratori esposti a oltre 85 decibel)
– Sindrome del tunnel carpale (per chi usa strumenti vibranti o compie movimenti ripetitivi)
– Asbestosi e mesotelioma (per esposizione ad amianto)
– Dermatiti da contatto (per manipolazione di sostanze chimiche)
– Pneumoconiosi (per inalazione di polveri industriali)
– Ernie discali (per movimentazione manuale di carichi pesanti).

Malattie Non Tabellate
Se la tua malattia non è nelle tabelle, dovrai dimostrare il nesso causale tra il lavoro e la malattia. Non è impossibile, ma richiede più documentazione e prove.

Nello specifico devi dimostrare:

– L’esistenza della malattia attraverso documentazione medica completa.
– Le caratteristiche della lavorazione che hai svolto e la loro capacità di causare la patologia.
– Il rapporto causale diretto tra la malattia e la prestazione concretamente svolta.

Il percorso è più lungo, ma dai dati a disposizione sappiamo che i principali disturbi rientranti in questo campo sono disturbi muscolo-scheletrici non previsti dal tabellario, patologie psichiatriche correlate allo stress lavorativo, alcune forme tumorali e alcune malattie cardiovascolari.

L’INAIL classifica, inoltre, le malattie professionali in base alla probabilità di origine lavorativa.

L’origine lavorativa può essere elevata, quindi è molto probabile che la malattia sia causata dal lavoro, oppure può essere limitata o possibile, quindi con collegamenti incerti, le cui prove a dimostrazione devono essere maggiormente documentate.

La classificazione INAIL non è solo una questione burocratica, ma determina concretamente i tuoi diritti, i tempi di riconoscimento e le probabilità di successo della tua pratica.

      COME RICONOSCERE UNA MALATTIA PROFESSIONALE

      Diagnosi: chi può aiutarti e come

      Non aspettare che sia l’azienda a muoversi: ci sono cose che puoi fare subito per proteggerti!

      Il ruolo del medico del lavoro

      Il medico del lavoro è il professionista che può fare la diagnosi della tua malattia professionale.

      Valuterà i tuoi sintomi, i risultati degli esami clinici e soprattutto la tua storia lavorativa.

      Facciamo un esempio: se soffri di problemi di udito, il medico verificherà se hai lavorato in ambienti rumorosi e per quanto tempo, distinguendo la tua condizione da problemi congeniti o dovuti ad altre cause.

      Appare chiaro che per evitare l’insorgenza delle malattie professionali, la prevenzione sia fondamentale: chiedi informazioni al tuo responsabile in Azienda e richiedi una visita con il medico del lavoro in caso di dubbi.

      Cosa fare se sospetti una malattia professionale

      Ecco una sintesi del percorso, passo dopo passo:

      1. Consulta il medico del lavoro della tua azienda o un medico specializzato.

      2. Ottieni il certificato medico che attesti la sospetta origine professionale.

      3. Consegna il certificato al datore di lavoro entro 15 giorni.

      4. Il datore di lavoro deve denunciare all’INAIL entro 5 giorni.

      Andiamo ora nello specifico.

      Il medico competente, dopo aver visitato il lavoratore, predispone e consegna il certificato di malattia professionale al lavoratore.
      Il medico invierà il certificato di malattia professionale all’INAIL e denuncerà la malattia professionale alla Polizia Giudiziaria della ASL di competenza territoriale per la successiva trasmissione all’autorità giudiziaria.

      Sarà il lavoratore a dover consegnare il certificato di malattia professionale al proprio datore di lavoro entro i 15 giorni successivi alla dichiarazione ufficiale della patologia.

      Il datore di lavoro, entro 5 giorni dal ricevimento del certificato medico di malattia professionale, deve comunicare all’INAIL di aver ricevuto la denuncia di patologia professionale.

      L’INAIL, ovvero l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, ha il compito di certificare o meno la presenza della malattia professionale.

      A questo punto l’iter per il riconoscimento della malattia prevede che il lavoratore venga convocato nella sede INAIL di competenza territoriale per essere sottoposto a visita medica.

      Accertata l’esistenza di un danno biologico e riconosciuta la malattia professionale il lavoratore incomincerà a percepire un’indennità economica.

      Se invece la malattia non viene riconosciuta dall’INAIL il lavoratore ha diritto, entro 3 anni a fare ricorso.

      Il ricorso prevede che il lavoratore venga sottoposto a visita collegiale alla presenza del medico curante e del medico dell’INAIL e le spese sono a carico del lavoratore.

      I diritti dei lavoratori

      Durante la malattia professionale il lavoratore ha diritto a:

      100% della retribuzione per il primo giorno (a carico del datore di lavoro)
      60% della retribuzione per i successivi 3 giorni (a carico del datore di lavoro)
      60% della retribuzione dal 4° al 90° giorno (a carico INAIL)
      75% della retribuzione dal 91° giorno fino alla guarigione (a carico INAIL)

      L’INAIL può fornire anche cure mediche specialistiche, protesi e ausili e percorsi di riabilitazione.

      Risulta importante segnalare che i lavoratori dipendenti o parasubordinati sono automaticamente coperti dall’INAIL in caso di richiesta di malattia professionale, anche nel caso in cui il datore di lavoro abbia commesso delle irregolarità.

      Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, invece, solo alcune categorie specifiche, come gli artigiani e i coltivatori diretti sono tutelati, ma solo se sono in regola con i contributi.

      L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

      Salute e Sicurezza sul lavoro

      Il significato di PreMed è “Prevenzione e Medicina del Lavoro“: per noi si tratta di un qualcosa di imprescindibile.

      Come ricordiamo sempre, ogni lavoratore e lavoratrice ha diritto a essere formato e informato sui rischi connessi alla sua mansione, ad accedere e utilizzare dispositivi di protezione adeguati e funzionanti, ha diritto alla sorveglianza sanitaria e ha diritto a segnalare al proprio datore di lavoro eventuali situazioni di pericolo senza subire ritorsioni.

      D’altra parte, sta a ogni lavoratore e lavoratrice partecipare attivamente ai corsi di formazione sulla sicurezza, utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale forniti dall’azienda, effettuare le visite con il medico del lavoro e segnalare subito eventuali condizioni di lavoro non adeguate.

      Sta sempre al lavoratore non sottovalutare i sintomi ricorrenti: è un tuo diritto richiedere una visita con il proprio medico del lavoro.

      L’iter per il riconoscimento della malattia professionale può essere lungo e faticoso.

      Se l’INAIL non riconosce la tua malattia professionale, hai 3 anni di tempo per presentare ricorso.

      Non arrenderti: molti ricorsi vengono accolti in seconda istanza.

      L’importante è verificare che tutto avvenga nel migliore dei modi, a partire dalla denuncia che il datore di lavoro è obbligato a fare. Se il datore di lavoro non denuncia la malattia professionale commette un reato.

      Il fatto va segnalato alle autorità competenti, e in questi casi puoi rivolgerti direttamente all’INAIL e contattare il sindaco.

      Negli ultimi anni è aumentato il numero di malattie riconosciute ed è cresciuta anche la consapevolezza dei lavoratori.

      Ecco perché è importante essere informati sui propri diritti e sui rischi della propria mansione.

      La malattia professionale non è una fatalità inevitabile.

      Con la giusta prevenzione, la conoscenza dei tuoi diritti e l’attenzione ai segnali del tuo corpo, puoi lavorare in sicurezza e, se necessario, ottenere il riconoscimento e le cure che meriti.

        IL NOSTRO OBIETTIVO

        La vera misura del progresso è il miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro.

        la salute al centro

        Adempimenti D. Lgs. 81/08

        In PreMed assicuriamo la gestione di tutti gli adempimenti normativi di Medicina del Lavoro.

        Lavoriamo con medici scrupolosi, con personale infermieristico preparato, con laboratori analisi qualificati, e le nostre segretarie sono sempre pronte a fornire consigli e indicazioni puntuali.

        Scopri qui tutti i nostri servizi per rispettare quanto previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza, ovvero il Decreto Legislativo 81/08.

        Questi obblighi contribuiscono alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e alla creazione di un ambiente lavorativo sano e sicuro.

        Proteggiamo la salute di lavoratori e lavoratrici.